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«Io non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni. »

È un’affermazione attribuita Albert Einstein, il quale supponeva che la Terza Guerra Mondiale, se fosse stata combattuta, lo sarebbe stata con devastanti armi nucleari. Talmente devastanti che l’umanità tutta sarebbe regredita fino al punto che le eventuali successive guerre sarebbero state combattute con pietre e bastoni.

In questi giorni ho avuto la sensazione che si stesse combattendo una importante battaglia della terza guerra mondiale, una guerra finanziaria fra dollaro e euro. La terza guerra mondiale non è -come si pensava potesse essere- nucleare, ma finanziaria. Anzi: monetaria.

Il Dollaro statunitense contro l’Euro, o forse sarebbe meglio dire “i banchieri del Dollaro contro i banchieri dell’Euro”.

Il “mondo” del Dollaro è in affanno, da troppi anni la Federal Reserve stampa troppi dollari. Troppi per non evocare scenari apocalittici di perdita di valore e inflazione galoppante.

Come nascondere il proprio deficit di valore? Semplice, eliminando i paragoni, i confronti.

Il sogno dei banchieri padroni delle banche centrali è quello di una moneta unica (o praticamente tale), senza nessuna possibilità di confronto, da usare come arma finale per il possesso del mondo.

Qual’è il modo migliore di fare soldi? Semplice: “farli”!

Cioè crearli, stamparli, farseli. E i banchieri, tramite le banche centrali, se li stampano (e se li creano grazie al credito). Qual è il problema? Che creandone troppi si perde la fiducia della “gente” (qualcuno dice “dei mercati”), che preferisce usare altre monete, di banchieri concorrenti.

Come evitare l’inflazione, il deprezzamento e l’abbandono verso monete più serie (con emissione più seria)? Semplice: basterebbe che ci fosse una sola moneta.

I candidati non sono molti. Il duello finale è il presente, avviene nel nostro quotidiano.

Perché l’economia del Dollaro sopravviva, e con essa i creditori in dollari, deve morire l’Euro, o diventare una moneta non confrontabile per quanto debole.

Ieri l’Euro ha messo a segno un buon colpo. Si è ben difeso.

Noi, come sempre accade ai popoli, usciremo comunque perdenti da questa guerra. Dobbiamo solo scoprire se saremo servi dei padroni del Dollaro oppure servi dei padroni dell’Euro. Poco più.

Dovremo certamente pagare con la nostra felicità e addirittura con la nostra serenità (forse con la nostra salute) le conseguenze di questa guerra, meno sanguinosa delle altre, ma altrettanto cruenta.

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